La guida completa per l'analisi organica per eCommerce (Template e strategie incluse)
analisi organica

La guida completa per l’analisi organica per eCommerce (Template e strategie incluse)

In questi anni, ho lavorato su molti mercati (non solo ecommerce).

Questa analisi organica che ti proporrò, è saltata da moltissimi professionisti.

Può diventare un problema saltarla perché questa è la fase dove ascolti il cliente, fai l’analisi e fornisci la tua visione.

Non ti sto parlando solo di SEO, ma di organico (Marketplace, comparatori di prezzo, social, etc.).

Quando si parla di organico si pensa subito alla SEO, ma è sbagliato.

L’analisi organica permette di comprendere a pieno il mercato di riferimento.

Ti aiuta a capire dove posizionarti, quanto budget allocare, quali canali presidiare e/o quali contenuti creare.

Spesso, quest’analisi fa assist a molti canali di marketing come l’ADV.

In questo articolo ti spiego come mi approccio io nell’analisi organica, non è una semplice analisi, se sarai attento ti porterai a casa dei preziosi ragionamenti.

Fase preliminare

La fase preliminare significa capire il contesto del mercato.

Il tuo mercato è più rivolto verso i social?
C’è una tendenza maggiore per posizionarsi su altri canali?

Il mondo dell’e-commerce è in continua evoluzione, e con esso crescono anche le sfide per chi vi opera.

Pensa a quante volte ti sei chiesto come distinguerti in un mercato sempre più affollato.

O a quelle notti insonni passate a cercare di capire perché il tuo eCommerce non converte come vorresti.

E che dire della frustrazione nel vedere i tuoi concorrenti scalare le classifiche in organico mentre tu sembri bloccato?

Non sei solo in questa battaglia.

Molti si trovano a navigare a vista in un mare di dati, senza sapere davvero come interpretarli per prendere decisioni efficaci.

Altri si sentono sopraffatti dalla velocità con cui emergono nuove tendenze e piattaforme, temendo di perdere opportunità cruciali.

Ecommerce e Marketplace sono distinti

Fare questo passaggio è importante perché molti professionisti-imprenditori non sanno la differenza.

Marketplace ed e-commerce, sebbene possano sembrare simili, presentano differenze significative in termini di struttura, gestione e offerta.

Marketplace

È una piattaforma online che consente a più venditori di offrire i propri prodotti o servizi.

Il focus è sull’incontro tra domanda e offerta.

Funziona come intermediario tra acquirenti e venditori, gestendo il processo di pagamento e fornendo supporto.

Esempi noti includono Amazon ed Ebay.

E-commerce

Rappresenta un negozio online gestito da un singolo venditore che offre i propri prodotti direttamente agli acquirenti.

Il focus è sul commercio dei prodotti, da azienda ad acquirente.

In questo caso, il venditore è responsabile di tutti gli aspetti della transazione, dalla gestione del sito web alla logistica.

Caratteristiche Principali

CaratteristicaMarketplaceE-commerce
Numero di VenditoriMulti-venditoreMono-venditore
Gestione delle TransazioniCondivisa tra piattaforma e venditoriGestita interamente dal venditore
Varietà di ProdottiAmpia gamma di prodotti da diversi venditoriOfferta specifica del singolo venditore
BrandingMeno enfasi sul marchio individualeForte identità di marca

Se volessi approfondire le differenze questo post su Linkedin è interessante.

Prima chiamata con il cliente

Reputo che la prima chiamata debba essere di pochi minuti (circa mezz’ora) e chiara.

In genere non supero i 30 minuti, sono i minuti essenziali per reperire le informazioni necessarie allo start di un progetto.

La strutturo in questo modo:

  1. Presentazione cliente (vita personale)
  2. Presentazione mia (se necessario)
  3. Presentazione dell’eCommerce
  4. Conversazione
  5. Domande aperte
  6. Dico il mio prezzo (per evitare di lavorare a vuoto).

Ho assistito a diverse chiamate con i clienti, sia in azienda che da solo.

Con il tempo ho capito che questa è la fase più importante, se capisci il business del cliente avrai già fatto l’80% del lavoro.

Se crei una connessione con il tuo possibile cliente avrai enormi vantaggi. Le relazioni premiano sempre. Sono la base di una buona leadership.

Durante la chiamata, non limitarti solo a segnarti le parole chiave o cose simili, entra nel profondo.

👉 Capisci il suo business
👉 Segnati le pagine commerciali importanti
👉 Crea una conversazione e non cercare di vendere
👉 Annotati le possibili parole chiave main su cui devi iniziare a lavorare (quelle che portano o potrebbero portare delle vendite).

Qua un template che può esserti d’aiuto.

Analizza lato business e traccia

Dal brief con il cliente in teoria hai qualche termine-pagine che il cliente ritiene importanti.

Lato organico puoi iniziare una semplice ricerca su Google e altri canali search.

Ti mostro un esempio su un mercato in cui ho lavorato.

Il mercato è quello relativo al cibo degli animali e vari accessori collegati, nello specifico cani, gatti e altre tipologie.

Se sai che il cliente vuole puntare su 2-3 categorie puoi approcciarti con lo schema proposto qua sotto.

Il cliente vuole spingere le categorie “Cibo per cani”.

Facendo un’analisi organica puoi vedere che abbiamo molti angoli. L’intento principale appare lato shopping, tramite ADS, etc.

Fare questa analisi lato business iniziale, ti aiuta a:

👉 Capire i punti di forza del brand
👉 Individuare le debolezze
👉 Dove investire soldi e tempo
👉 Come si posizionano eventuali competitor
👉 Capire su quale angolo puntare.

Non tutti questi angoli sono coperti bene dai competitor.

Più lato SEO appuntati tutto in un foglio G sheet. Sfrutta colonne come:

  • Funnel -> l’utente nel risultato organico cerca un’informazione, vuole comprare, cerca un tutorial su YT, una ricerca locale o un compratore di prezzo?
  • SERP Features -> appuntati se appaiono qua dentro.
  • Espansione parole chiave -> se parti da una ricerca come “Cibo per cani” dovrai approfondire le ricerche collegate alla primaria, cerca nei Marketplace, social, lato Google e segnalo.

Ps. se ti serve questo file richiedimelo in privato (anche su Linkedin)

Questa fase deve essere fatta manualmente per capire a pieno cosa andrai fare.

Non eccedere troppo nelle ricerche, l’analisi preliminare deve essere un punto di partenza che userai anche per le prossime analisi cicliche.

Non perdere ore e ore di tempo su 40.000 parole chiave inutili.

L’analisi raffigurata nella foto precedente, puoi anche usarla per costruire la tua categoria con i vari filtri riempiendola di dettagli.

I filtri sono stati trovati nella fase precedente.

Spesso per intercettare meglio l’utente utilizzo questa tecnica per andare più in profondità e per soddisfare il bisogno del possibile cliente.

Premessa: non basarti solo su Google come tutti, guarda tutti i canali organici.

Con un cliente, avevamo scovato attraverso social e forum che era richiesta una categoria specifica che attraverso Google non esisteva.

L’abbiamo creata e messa all’interno dell’eCommerce, ottenendo ottimi risultati.

Puoi fare la stessa cosa se identifichi dei potenziali filtri.

Basati sempre sulle analisi, dati e sul tuo cervello.

In cosa posso aiutarti nel tuo eCommerce

✔️ Analisi di mercato

✔️ Gestione SEO mensile

✔️ Strategia organica per vendere ed essere visibile su social, marketplace e altri canali organici

✔️ Content marketing

Distingui i risultati organici

Con ogni cliente, vado ad individuare una strategia organica nei vari canali organici.

Una corretta strategia di formato e contenuto può portarti a vendite e traffico.

In questa fase proprongo al cliente quale strategia adottare e come approcciarsi con reels, caroselli e post.

Qua sotto, per esempio, puoi vedere che Bauzaar comunica in un modo totalmente diverso e simpatico rispetto ad Arcaplanet.

Per esempio, su Google spesso appaiono i formato video.

Se sai che per specifici prodotti serve un video o più video a supporto, creali invece che avere solo un contenuto scritto.

Durante l’analisi devi capire la distinzione dei risultati organici.

Entra nella mente della persona e individua ciò di cosa può avere bisogno.

Analisi competitor

Nell’organico puoi avere differenti competitor e devi farli capire al cliente.

Per esempio, se sei un SEO, puoi avere il competitor SEO o il competitor commerciale (più lato mercato e clienti).

Per individuare i competitor faccio tutto a mano, i tool spesso danno informazioni fuorvianti.

Sostanzialmente ti serve sapere:

👉 Dove si posizionano
👉 Quanto tempo dispendono a ogni canale-attività
👉 Sono molti attivi in quello che fanno?

Se il competitor 1 (vedi foto) sta creando una valanga di contenuti su Youtube (di qualità) e si stanno posizionando bene anche lato Google non sarà semplice superarli.

Devi anche calcolare i costi e l’effort di ogni attività-canale.

Se il cliente ti dice che non ha risorse per creare contenuti su YT non ha senso nemmeno iniziare un’analisi per quel canale.

Concentrati su poche cose ma efficaci per portare enormi risultati.

Una cosa essenziale, è guardare se nelle categorie di interesse hai più o meno molti prodotti per competere.

Se nella categoria hai 2 prodotti e i competitor ne hanno 10000 ci sarà una differenza importante.

Risulterà difficile posizionarsi e vendere all’interno di quella categoria. Se la categoria non si posiziona non è visibile, quindi, non venderà.

Una buona pratica se hai gli stessi prodotti del tuo competitor è applicare quello proposto nell’immagine, rotazioni dei listing, segui la marginalità e assicurati la quantità di stock.

Se invece non hai prodotti tali, puoi sfruttare i Marketplace per posizionarti con pochi prodotti e ottimizzare solo quelli sfruttando l’intero catalogo del Marketplace che competerà con quei competitor.

Nel risultato organico cerca anche di individuare aspetti come:

👉 CPC
👉 Traffico approssimato del competitor
👉 Referring domain
👉 Domain trust
👉 Se utilizzano social.

Puoi usare questo semplice template.

Market share organic

Questa fase è difficile da mostrare in modo generico perché è molto personalizzata.

Per esempio potresti voler avere una visione solamente su alcune parole chiave sapendo quanto ogni brand copre nel risultato organico in %.

Ma puoi anche usare script in Python o qualsiasi cosa tu voglia.

Questo è uno script custom in Python nella quale puoi avere una visione di come i competitor si posizionano per determinate parole chiave vedendo quanto mercato coprono lato Google, ti lascio il link.

Potresti voler sapere quanto mercato organico stanno coprendo i tuoi competitor e tu stesso in 4-5 categorie di interesse.

In genere per saperlo, ti servono questi strumenti:

→ GSC, puoi basarti sulle impression totali pulendo le parole chiave di tuo non interesse. Qua devi avere dei dati.

→ Tool esterni (Ahrefs, SEMrush, Tool social, etc.), ti servono per esportare le varie parole chiave.

→ Foglio G sheet, qua pulirai i dati e trarrai delle conclusioni.

Un esempio pratico per arrivare a dei risultati:

  1. Individua 5-6 categorie che ti interessano presidiare attraverso i tuoi competitor.
  2. Incolla ogni singolo URL in un tool come Google KW planner o tool SEO vari (Ahrefs, SEMrush, etc.).
  3. Estrapola per ogni URL (categoria) tutte le parole chiave.
  4. Inseriscile in G sheet.
  5. Per ogni URL pulisci i dati e mantieni solamente le parole chiave che ti interessano.
  6. Dividi le parole chiave brand e non brand in fogli divisi.
  7. Calcola il totale del volume di ogni singola query per ogni URL riportandola in un nuovo foglio.

8. Crea dei grafici di supporto.

Un esempio basic sul totale del vol delle parole chiave per una categoria senza ricerca brand.

Un esempio basic sul totale del vol delle parole chiave per una categoria solo per ricerca brand.

Nel primo esempio puoi vedere come Zooplus è inferiore in questa categoria rispetto ad altri brand.

Nel secondo esempio puoi vedere che Zooplus domina per ricerche brand.

Se il tuo brand fosse Arcaplanet potresti porti queste domande:

→ Bisogna investire più lato PR e link building per aumentare ricerche brand e farci conoscere di più?
→ Si possono coprire più parole chiave aggiungendo descrizioni nelle categorie?
→ Il catalogo è forte o debole? Possiamo competere?
→ C’è bisogno di un supporto esterno come la newsletter o altri canali?
→ Stai sfruttando bene le recensioni? (spesso ti aiutano a posizionarti per più parole chiave)

Questi esempi mostrati sono solamente delle stime, se si vuole un dato quasi preciso (cosa non sempre possibile) bisogna entrare più nel dettaglio.

Se possiedi o gestisci un eCommerce o un business online questa guida è per te

Guarda l’estero

Guardare solo il mercato Italiano non è sufficiente.

Spesso mi avvalgo di controllare i risultati organici esteri del mercato di riferimento.

Per farlo puoi utilizzare strumenti come NordVPN e Nighwatch.

Le prime cose che faccio sono:

  • Guardare come stanno lavorando i competitor esteri (lato social, Marketplace, etc.)
  • Qual è il CPC
  • Controllo se utilizzano strategie diverse dalla mia
  • Guardo se hanno implementato azioni con impatti importanti
  • Controllo la struttura dell’eCommerce
  • Guardo come si muovono sui vari canali.

Ci sono altre cose che puoi fare ma rimani sempre sul non strafare.

In Italia siamo indietro su tantissime cose, sfruttare questi fattori porta un vantaggio competitivo che pochi attuano.

Se per esempio vedi che un competitor estero ha adottato una tecnica insolita e che funziona, prova ad applicarla nel tuo eCommerce e testala monitorando il tutto.

Fase di valutazione

Questa fase prevede la valutazione di quanto il mercato è libero o pieno e come vuoi posizionarti.

Oltre che avere un quadro completo dei tuoi competitor devi anche individuare quali quote di mercato stai già presidiando.

Spesso è più utile lavorare su ciò che si ha senza creare ulteriori contenuti o strategie che portano a fuoriuscite di budget inutile.

La fase di analisi organica è estremamente importante.

Se nel risultato organico vedi dei comparatori (come nell’esempio in foto) comunicalo al cliente e digli i vantaggi che potrebbe avere a entrare in quel mercato.

Devi sfruttare l’angolo che ritieni opportuno.

Se un competitor si posiziona con 3-4 siti e sta dominando lato Google, non significa che stia lavorando bene su altri canali.

Sta coprendo Instagram, Marketplace o comparatori?

Magari avere più domini solo su Google per quel settore non ha senso, ma dipende da x e y fattori.

Analisi prodotti

Un prodotto ha diverse fasi:

Quando analizzi un prodotto, il primo punto focus è concentrarsi sul contesto.

Se vendi valigie, dovrai capire se:

👉 C’è consapevolezza di un problema o no
👉 Dove viene distribuito il prodotto -> Su Tik Tok, Youtube, Marketplace, etc.
👉 Capire il metodo di comunicazione del prodotto
👉 C’è domanda di mercato e/o sta aumentando o scendendo?

Se vuoi avere una visione più ampia puoi usare il plugin Helium 10.

Con questo plugin digito la parola chiave di interesse su Amazon e mi da molti dati interessanti.

Per esempio puoi capire il prezzo medio del prodotto.

Puoi anche intercettare i maggiori competitor e i loro volumi.

Analisi trend

In questa parte non mi soffermo molto, è un tema molto parlato e non c’è molta personalizzazione.

L’analisi dei trend la fai per:

👉 Prevedere tendenze di mercato
👉 Valutare la stagionalità
👉 Comprensione del mercato
👉 Adattamento strategico
👉 Riconoscimento delle minacce.

Non basarti solo su tool come Google Trends.

Oggi, l’utente medio si muove in più canali ed è importante analizzare i trend anche su canali esterni.

Utilizza tool come, Pinterest trends, Tik Tok trends, Amazon best seller.

Usarli significa avere una visione più ampia oltre che Google.

Google ci fornisce ottimi strumenti ma bisogna avere una visione che vada oltre al solo Google.

Valutare se un settore è competitivo

Ogni competitor è forte/scarso in un canale. Niente è impossibile.

In genere per valutare la competitività di un settore mi baso su pochi fatti come:

👉 Quanto spendono in ADV e qual è il costo per click su singole parole chiave
👉 Canali presidiati
👉 Se hanno molte ricerche brand
👉 DR (Domain Authority)
👉 Quanti contenuti stanno creando e come
👉 Se hanno un approccio push, equilibrato o lento.

Se il competitor 1 spinge lato link building e marketplace mentre il competitor 2 spinge lato ADV, dovrai differenziarti.

La differenziazione deve avere anche del mercato.

Potresti posizionarti nei comparatori di prezzo e con la creazione di contenuti sui social come Instagram.

E nel frattempo investire una piccola parte di budget e tempo nei canali che stanno già presidiando.

In genere il mio approccio cambia da ogni ecommerce, ogni mercato ha la sua personalità.

Quanto spendono in ADV e qual è il costo per click su singole parole chiave

La spesa pubblicitaria e il CPC sono indicatori cruciali della competitività di un settore.

Un alto CPC suggerisce che molte aziende stanno competendo per le stesse parole chiave, rendendo il settore più competitivo.

Ci sono settori competitivi in cui il CPC è tra i 5-10€ o più.

Questo indica un’alta competizione e la necessità di un budget pubblicitario significativo.

Canali presidiati

In questa fase devi prima ascoltare le necessità e comprendere gli obiettivi del cliente.

Se i tuoi principali competitor sono presenti su Instagram e TikTok, ma meno su altri canali, potrebbe esserci un’opportunità di differenziazione su questi utilimi canali.

Identificare i canali meno presidiati può offrire opportunità di crescita a costi inferiori, mentre competere sui canali già saturi richiederà strategie più innovative e potenzialmente costose.

Se hanno molte ricerche brand

Un alto volume di ricerche di brand per un eCommerce, indica che ha già un bacino di clienti-utenti.

In un settore con molte ricerche di brand, richiederà budget considerevoli per strategie di PR e link building per esempio.

Questo aspetto è importante da comunicare al cliente, in modo che si possa creare una strategia a lungo periodo per ottenere risultati ottimali.

L’organico a livello di crescita e acquisizione clienti è molto più lento rispetto all’ADV.

Per questo è importante consolidare una strategia a lungo termine se si vogliono clienti (quasi) costanti e duraturi.

Domain Rating (DR)

Un settore con molti siti ad alto DR è generalmente più competitivo.

Per esempio, se vuoi posizionarti organicamente lato Google, attraverso delle pagine o con dei contenuti devi tener conto di questo aspetto.

Se hai un nuovo dominio che ha un DR di circa 10 e i tuoi primi 6 competitor hanno un DR di circa 60, sarà quasi impossibile posizionarsi in alto.

Ci sono dei casi eccezionali.

Lavoro su alcuni siti lato lead gen in un settore competitivo con competitor come IBM, Microsoft, Oracle etc.

Competiamo su alcuni servizi con un CPC molto alto, nella maggior parte dei casi competiamo più per contenuti informativi.

In questi settori abbiamo sviluppato una solida strategia anche lato link building.

Abbiamo posizionato diversi articoli tra le prime posizioni pur competendo con big competitor.

Devo dire che i nostri siti sono verticali in una nicchia e probabilmente vengono favoriti oltre il lavoro ottimale che stiamo facendo.

Creazione di contenuti

In Italia, non c’è una buona cultura lato content.

Vedo spesso eCommerce con blog e contenuti social fatti a cazzo.

Il contenuto è un’arma potentissima che devi saper destreggiare con cura.

La quantità e la qualità dei contenuti prodotti dai concorrenti possono indicare quanto sia intensiva la competizione per l’attenzione dei clienti.

Per creazione di contenuti intendo:

👉 Contenuti sui social
👉 Contenuti lato Google
👉 Contenuti nella newsletter
👉 Contenuti su altri canali organici.

Molti competitor pubblicano 1 contenuto a giorno, ma quel contenuto fa schifo.

Meglio pubblicarne 3-4 a settimana, ma di qualità.

Prima di creare i contenuti devi valutare:

  • La frequenza di pubblicazioni dei tuoi competitor
  • Come comunicano
  • Se prendere un content creator e/o un editor etc.
  • Quale elemento li differenzia

In base a ciò, puoi trarre delle conclusioni.

Come lavorare su tutto ciò?

Con i miei clienti mi avvalgo del principio di pareto, un metodo efficace e semplice.

Pareto osservò che l’80% delle terre in Italia erano possedute solo dal 20% della popolazione. Notò la stessa situazione con le piante del suo giardino: il 20% produceva l’80% dei frutti

Questo principio suggerisce che l’80% dei risultati proviene dal 20% delle azioni.

Mi avvalgo sempre di questo fantastico metodo per non eccedere in strategie e attività inutili supplementari.

La mia analisi organica funziona in 2 modi:

👉 Se devo capire se posso lavorare con il cliente e se si può effettivamente fare qualcosa adotto questa strategia in modo più riduttivo.
👉 Se ho passato la fase precedente adotto questa strategia in modo esaustivo servendomi del principio di pareto.

Esempio del metodo 80-20

👉 Invece di analizzare in dettaglio ogni singolo competitor e ogni nicchia di mercato, concentrati sul 20% dei competitor più rilevanti e sulle nicchie più promettenti.

👉 Anziché ottimizzare ogni singola pagina del tuo sito, concentrati sul 20% delle pagine che generano l’80% del traffico.

Ad esempio, se hai un e-commerce di abbigliamento, potresti scoprire che le pagine delle categorie “T-shirt uomo” e “Jeans donna” generano la maggior parte delle visite.

Dedicando pochi giorni all’ottimizzazione di queste pagine chiave, potresti vedere un incremento significativo del traffico in tempi relativamente brevi.

👉 Invece di creare contenuti per ogni possibile argomento correlato al tuo business, concentrati su pochi contenuti ma che siano in target e che rispettino gli obiettivi di business.

Se, ad esempio, hai un e-commerce di attrezzature sportive, potresti scoprire che i video tutorial sull’uso corretto degli attrezzi per il fitness sono particolarmente apprezzati.

Dedicando un mese alla creazione di 10 video di alta qualità su questo tema, potresti ottenere risultati migliori rispetto alla produzione di 50 articoli su argomenti vari.

👉 Anziché rivedere ogni singolo elemento del tuo sito, concentrati sul 20% degli elementi che influenzano l’80% delle conversioni.

Ad esempio, potresti scoprire che ottimizzando il processo di checkout, le recensioni dei prodotti e le call-to-action principali, puoi ottenere un aumento significativo del tasso di conversione in sole 3-4 settimane, invece di passare mesi a perfezionare ogni minimo dettaglio del sito.

In cosa posso aiutarti nel tuo eCommerce

✔️ Analisi di mercato

✔️ Gestione SEO mensile

✔️ Strategia organica per vendere ed essere visibile su social, marketplace e altri canali organici

✔️ Gestione strategica del contenuto

Il mio pensiero finale

Tutto quello che ho scritto è basato sulla mia esperienza.

Ho lavorato con molti siti è ho visto molti errori e diverse opportunità non sfruttate che potevano far vendere di più il proprio eCommerce.

Tutta questa roba, è utile anche per i team interni, sia lato ADV, marketing, etc.

Non si lavora da soli, se ci si può dare una mano è meglio, più risultati e tutti siamo contenti.

Questo è il mio metodo di lavoro per garantire risultati a un eCommerce.

Spesso si va a lavorare in una fase post a questa senza ottenere risultati perché la parte strategica è stata fatta male.

Spero che questo contenuto possa esserti utile, per qualsiasi cosa puoi scrivermi.

Hai bisogno di un’analisi organica? Posso aiutarti.