Potatura dei contenuti: Riorganizzare migliaia di pagine senza perdere soldi
Potatura contenuti

Potatura dei contenuti: Riorganizzare migliaia di pagine senza perdere soldi

Ma di cosa si tratta esattamente?

Immagina il tuo sito web come un giardino rigoglioso. Con il passare del tempo, alcune piante crescono forti e belle, mentre altre potrebbero ingiallire o non produrre più fiori, queste probabilmente verranno tagliate.

La potatura dei contenuti è come prendersi cura di questo giardino, organizzando i contenuti del sito in una facile navigazione per l’utente e il motore di ricerca.

Come in una strategia militare, dove ogni unità deve avere uno scopo preciso nel campo di battaglia, ogni contenuto del tuo sito deve avere un ruolo definito nella tua strategia.

Quando si parla di potatura si pensa subito alla parola “eliminare”.

Con vari clienti, ho fatto la potatura dei contenuti senza eliminare nulla.

Ho attuato una gamma di interventi volti a modificare l’organizzazione dei contenuti.

Quindi non significa sempre eliminare qualcosa.

Molti professionisti e agenzie del settore scaricano al team una lista di URL da eliminare senza pensare ai danni potenziali che possono fare.

Per evitare questi danni, continua questa lettura.

Come capire quali contenuti potare

In genere si hanno delle pagine orfane e pagine ritenute di poco valore.

Se il crawl decide di scansione più frequentemente le pagine orfane e quelle di poco valore è un problema.

Significa che sta dedicando del tempo a pagine che probabilmente non hanno valore per il tuo business e per l’utente.

I possibili contenuti che non hanno un vero valore sono:

  • Contenuti vecchi che non puoi o non vuoi più riottimizzare
  • Contenuti con poco traffico
  • Contenuti con pochi click e impression
  • Contenuti duplicati
  • Contenuti con un alto volume di impressioni e clic ma che non ti interessano nel tuo business

Per trovarli puoi usare tool come Screaming frog, Google search console e GA4.

Mettiamo caso che hai 40 categorie in un eCommerce e 30 di queste le reputi importanti mentre le altre no.

Se queste 30 vengono scansionate molto meno rispetto alle 10 che per te non hanno valore, puoi aver problemi di conseguenza a far emergere nuovi prodotti o categorie correlate.

Nel lungo andare, se i prodotti e categorie correlate faticano a essere scoperte, indicizzate e posizionate avrai dei rallentamenti di business.

Questo è un problema perché se per esempio sei in fase di stagionalità e hai bisogno di posizionare nell’immediato categorie/prodotti per essere pronto tra 3 mesi, probabilmente non andrà come sperato.

Un esempio concreto, stai creando 2 nuove categorie con all’interno dei nuovi prodotti.

Questi prodotti vuoi posizionarli anche su Google.

Se il crawl sta passando tanto tempo su contenuti/pagine di poco valore, queste 2 categorie con all’interno i prodotti probabilmente ci metteranno molto più tempo a indicizzarsi e posizionarsi = perdita di vendite.

Un ultimo aspetto che voglio dirti è che non per forza le pagine con poche visite sono di basso valore.

Con alcuni clienti abbiamo trasformato queste pagine lato vendita in e-book, PDF, etc.

Ragiona sempre su cosa fai.

Analizza e poniti delle domande prima di agire

Prima di iniziare a potare i contenuti, è fondamentale fare un’attenta analisi.

Bisogna considerare vari fattori:

  • Il traffico che una pagina riceve (anche esterni come i social)
  • I link che puntano ad essa
  • La sua rilevanza per il tuo pubblico e per gli obiettivi aziendali
  • Se la pagina è rilevante al business ma non per Google (per esempio puoi metterle in noindex ma accessibili all’utente).

Per guidare questa analisi, potresti porti le seguenti domande:

  1. Questa pagina può generare conversioni, anche se il traffico è basso?
  2. Questa pagina fa parte di un percorso di navigazione importante per gli utenti o per i motori di ricerca?
  3. Ci sono pagine simili che potrebbero essere consolidate per creare un contenuto più completo e autorevole?
  4. Quanto è vecchio questo contenuto e c’è la possibilità di aggiornarlo invece di eliminarlo?
  5. La pagina ha un valore stagionale o ciclico che potrebbe non essere evidente guardando solo i dati attuali?
  6. Ci sono link interni importanti che puntano a questa pagina da altre parti del sito?
  7. La pagina contiene informazioni che potrebbero essere utili in futuro, anche se ora non generano molto traffico?
  8. La pagina è stata linkata da social o fonti esterne importanti e raggiungibili?

Ponendoti queste domande, potrai fare una valutazione più completa e bilanciata di ogni pagina, riducendo il rischio di eliminare contenuti che potrebbero avere un valore nascosto per il tuo business.

Questo approccio ti aiuterà a prendere decisioni ragionate.

In cosa posso aiutarti nel tuo business

✔️ Analisi di mercato

✔️ Gestione SEO mensile

✔️ Content marketing

Mappa i tuoi contenuti

La prima cosa che devi fare, è quella di creare una mappatura dei tuoi contenuti.

Dopodiché ragiona a step:

→ Identifica se c’è del potenziale

Puoi usare diversi tool come Google search console, GA4, Botify, Screaming frog etc. Trova il tuo mix corretto.

Dopodiché puoi esportare il tutto in una visuale a tuo piacimento.

Per fare al meglio questa analisi è opportuno conoscere abbastanza bene il business del cliente e il sito.

Se conosci gli obiettivi del cliente saprai quali pagine sono importanti o no.

Anche se una pagina non ha sessioni, clic o impressioni non significa che non sia di valore.

Abituati a pensare: come posso riproporre questo contenuto se ci vedo del potenziale?

Considera la possibilità di riproporre il contenuto in formati diversi, come email, contenuti per social media, ebook scaricabili…invece di eliminarli del tutto.

Raccogli più dati possibili e studiali al meglio.

→ Comunica con il cliente

Una volta che hai i dati puoi parlare con il cliente.

Se hai trovato pattern specifici, per esempio 800 pagine che hanno il percorso /progetti/ e magari pensi siano di poco valore comunica con il cliente se lo sono davvero.

Spesso si dà per scontato che la potatura sia eliminare solo pagine.

Può succedere che se agisci in questo modo, rischi di perdere pagine che potrebbero essere importanti lato business e non SEO.

Devi ragionare sotto un’ottica di business e non solamente per la SEO.

→ Dai una priorità e crea una struttura logica organizzata

Se stai pensando di eliminare un sacco di pagine e avere enormi risultati non è così.

Se non stai attento potresti creare molti danni economici.

Inizia con un piccolo gruppo di pagine/percorsi, monitorandone l’impatto, e solo poi passa al gruppo successivo.

Questo è un approccio cauto che ti permette di aggiustare il tiro se qualcosa non andasse come previsto.

Se decidi di eliminare pagine che hanno un valore sia perché ricevono backlink o del traffico, ricordati di impostare un 301 verso la pagina più simile possibile.

È come lasciare un biglietto che dice “Mi sono trasferito qui” per i visitatori che arrivano attraverso vecchi link.

→ Monitora

In grandi eCommerce, se fai grossi cambiamenti, possono avere un enorme impatto, negativo e positivo.

In genere si vedono risultati nel tempo con miglioramenti nell’indicizzazione e scansione di pagine più importanti o semplicemente un aumento di traffico o miglioramento di posizionamento di altre pagine…

Usa gli strumenti che vuoi, basta che monitori il tutto condividendo con il cliente e il team.

Mantieni il ciclo.

Se possiedi o gestisci un eCommerce o un business online questa guida è per te

Strumenti necessari

Tieni conto che in ogni situazione alcune metriche si escludono-aggiungono.

I tool che uso sono:

  • Google search console (clic, impressioni)
  • GA4 (tempo medio in pagina, visualizzazioni, conversioni, lead)
  • Strumenti per controllare i backlink
  • Tool SEO per verificare le parole chiave

Alcuni casi

Rendi il contenuto accessibile

Uno dei problemi comuni per cui i contenuti non ricevono traffico è perché non vengono scoperti.

Spesso si ha in homepage qualche articolo di blog linkato con i post più recenti in cima.

Il problema è che quelli vecchi non avranno la stessa attenzione e saranno scoperti di meno.

Più il post è distante dalla homepage più è difficile da trovare.

Per renderli più accessibili serviti di zone come l’header e il footer.

Rendi le paginazioni navigabili sia all’utente che al motore di ricerca, spesso sono messe in noindex o non scansionabili.

Banalmente imposta nell’editor modifiche come l’ordinamento del blog per “ultima modifica” o “ultima pubblicazione”. Avrai una “freschezza” migliore nei tuoi contenuti.

Link interni

In questi anni di lavoro con il contenuto, ho notato che molti tendono a inserire troppi link interni in un articolo.

Non esiste una regola precisa ma ho notato che su alcuni clienti da quando abbiamo ridotto dei link in pagina abbiamo avuto dei boost di ranking.

La riduzione di link in pagina può dare più importanza a pochi link invece che a tanti.

Questa attività, la eseguo ogni 6 mesi o 1 anno, dipende dalla grandezza e necessità del progetto.

Ringiovanisci il contenuto

I contenuti si deteriorano nel tempo, per questo bisognerebbe tenerli aggiornati anche con piccole modifiche.

Su alcuni clienti spesso adottiamo più approcci:

  • Aggiorniamo i contenuti con nuove strutture di heading o guardando se ci sono vari duplicati con Screaming Frog
  • Espandiamo il contenuto per renderlo più approfondito aggiungendo parole chiave rilevanti
  • Creiamo un post nuovo sullo stesso argomento, mantenendo il vecchio URL
  • Aggiorniamo le informazioni con nuovi dati come i report

Questi contenuti, ridistribuiscili nei canali in cui lavori, serviranno ad avere nuovi utenti.

Un problema comune nella potatura

Il deindicizzare o eliminare un contenuto non è sempre la soluzione.

Un problema comune è coprire tante parole chiave che andrebbero compattate in un unico contenuto ma hanno più contenuti. In genere si definisce ciò come cannibalizzazione.

Un esempio:

  • come prendere la patente B
  • documenti necessari per la patente
  • costo patente B

Questi 3 topic, probabilmente vanno trattati in un unico contenuto.

Invece, se volessi coprire più argomenti che hanno differenti intenti per l’utente, potresti creare più pagine di contenuto:

  • cosa posso guidare con la patente b
  • le differenze tra la patente b, etc.
  • come posso…

In questo caso, stai trattando comparazioni e altri contenuti che vanno creati singolarmente.

Fai molta attenzione, coprire più topic in diversi articoli con lo stesso intento può arrecarti molti danni.

Mantieni un content audit ciclico

Mantenere un content audit regolare è cruciale per il successo a lungo termine di un progetto.

Questa pratica non solo aiuta a mantenere il sito fresco e rilevante, ma può anche avere un impatto significativo sulle prestazioni nell’organico lato SEO.

Come nel gioco degli scacchi, dove ogni mossa influenza le successive, la gestione dei contenuti richiede una visione d’insieme e la capacità di pensare diverse mosse in avanti.

Prima abbiamo parlato solamente di contenuti, spesso si intendono come articoli o post.

In realtà puoi usare questi approcci anche per un eCommerce.

Se hai molti prodotti o categorie è importante impostare una strategia ciclica per fare pulizia.

Un audit regolare può aiutarti in diversi casi:

Gestione del catalogo dei prodotti

Gli eCommerce spesso hanno centinaia o migliaia di prodotti. Un audit regolare aiuta a identificare:

  • Prodotti obsoleti o non più disponibili
  • Descrizioni di prodotti che necessitano di aggiornamenti
  • Opportunità per migliorare le immagini dei prodotti

Ottimizzazione delle categorie

Analizzare regolarmente la struttura delle categorie può rivelare:

  • Categorie sottoperformanti che potrebbero essere consolidate
  • Opportunità per nuove categorie basate sulle tendenze di ricerca

Miglioramento dell’esperienza utente

Un audit può evidenziare:

  • Pagine con alto tasso di rimbalzo che necessitano di ottimizzazione
  • Percorsi di navigazione che potrebbero essere semplificati

E molto altro.

Come implementare una potatura ciclica

  1. Stabilisci una cadenza.
  2. Utilizza strumenti analitici: Combinare dati da Google Analytics, Search Console e strumenti di crawling come Screaming Frog.
  3. Coinvolgi diverse figure: Il team SEO, il reparto marketing e il team prodotto dovrebbero tutti partecipare al processo.
  4. Agire sui risultati: Creare un piano d’azione basato sui risultati dell’audit, prioritizzando gli interventi in base all’impatto potenziale.
  5. Monitora

Il mio pensiero finale

La potatura dei contenuti è molto più di una semplice operazione di “pulizia digitale” – è un’arte che richiede equilibrio, strategia e una profonda comprensione del proprio business.

Proprio come un giardiniere esperto non taglia indiscriminatamente le piante del suo giardino, ma valuta attentamente quale ramo potare e quale lasciare crescere.

La vera sfida non sta nel decidere cosa eliminare, ma nel comprendere il potenziale nascosto in ogni pagina.

Un contenuto che oggi sembra non performante potrebbe essere il seme di qualcosa di più grande domani – un ebook, una risorsa scaricabile, o il punto di partenza per una strategia di content marketing più ampia.

La lezione più importante è che la potatura dei contenuti non dovrebbe essere vista come un’operazione distruttiva, ma come un processo di trasformazione e rinnovamento.

Non si tratta solo di ottimizzare per i motori di ricerca, ma di creare un ecosistema digitale dove ogni elemento ha un suo scopo e valore, sia per il business che per l’utente finale.

In un’epoca dove la creazione di contenuti è continua e frenetica, forse la vera saggezza sta nel fermarsi periodicamente a riflettere non su cosa tagliare, ma su come far fiorire al meglio ciò che già hai.

Se stai riscontrando un problema nei tuoi contenuti sia perché non perfomano o non ci stai ricavando lead-conversioni possiamo discuterne meglio.